Covid-19 e ricerca sociale: sfide metodologiche e questioni epistemologiche
La crisi generata dal COVID-19 rimarrà impressa nella memoria collettiva come un evento generazionale di portata storica, come la seconda guerra mondiale o l’11 settembre. La pandemia ha, infatti, avuto impatti dirompenti su ogni aspetto della vita sociale, e la ricerca sociale non fa eccezione: gli stravolgimenti hanno riguardato sia le attività concrete di ricerca sia per le attività relazionali legate al lavoro di ricercatore. Il COVID-19 ha, inoltre, modificato l’inerzia dell’innovazione digitale nella ricerca sociale, agevolando l’introduzione di nuovi metodi o accelerando l’adozione di tecniche che si stavano gradualmente affacciando sulla scena. Ciò pone la necessità di riflettere sulle nuove questioni epistemologiche (come cambiano gli oggetti delle ricerche) e sulle sfide metodologiche (come fare ricerca durante una pandemia) poste dalla situazione attuale. Al di là delle possibili differenze di vedute, la mole di indagini condotte durante la pandemia testimonia che la ricerca sociale sta riacquistando un ruolo centrale all’interno del dibattito pubblico e scientifico, dimostrando di essere un prezioso dispensatore di anticorpi per affrontare crisi ed emergenze come quella che stiamo vivendo attualmente.
Indirizzo
Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione – Università degli studi di Salerno – Via Giovanni Paolo II, 132 – 84084 – Fisciano (SA)
Ateneo/i coinvolto/i
Università degli studi di Salerno
Dipartimento/i coinvolto/i
Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione
Docente referente/organizzatore dell’iniziativa
Felice Addeo
Destinatari dell’iniziativa
Studenti, Docenti, Ricercatori sociali, Persone interessate a riflettere sull’impatto del COVID nella attività di ricerca