LA SCIENZA APERTA: ULTIMA LINEA DI DIFESA DI UNA SOCIETÀ DEMOCRATICA
La scienza dovrebbe essere un bene comune e incondizionato, ma oggi viene gestita attraverso logiche e procedure che ne fanno un assett privato o una funzione assoggettata al controllo statale. Come si può garantire l’autonomia della ricerca e la tutela della missione pubblica della scienza? Attraverso quali infrastrutture tecnologiche e pratiche organizzative? E sulla base di quali cambiamenti normativi, istituzionali e culturali? Se ne discute con Roberto Caso, presidente dell’Associazione Italiana per la Scienza Aperta (AISA).
Ateneo/i coinvolto/i
Università Suor Orsola Benincasa
Dipartimento/i coinvolto/i
Scienze formative, psicologiche e della comunicazione
Docente referente/organizzatore dell’iniziativa
Davide Borrelli
Destinatari dell’iniziativa
Studenti, Ricercatori, Insegnanti, Decisori politici, Giornalisti
Altri soggetti/istituzioni coinvolti
Associazione Italiana per la Scienza Aperta (AISA)