L’economia fondamentale: una ricetta per rimediare alla disuguaglianza?
La lotta di classe esiste da venti anni e la mia classe l’ha vinta. Noi siamo quelli che abbiamo ricevuto riduzioni fiscali in modo drammatico”. Così Warren Buffett, uno dei più ricchi imprenditori al mondo, ha sottolineato quanto ancora sia attuale il tema della disuguaglianza. . Il Collettivo per l’Economia Fondamentale, una rete interdisciplinare di ricercatori europei nata a Manchester nel 2013, prende sul serio la provocazione di Buffett e prova a dare una soluzione. Le attività che forniscono tutto ciò di cui quotidianamente abbiamo bisogno (cibo, telefonia, acqua, edilizia residenziale, sanità) sono trattate dagli operatori economici come fonti di extra-profitti. L’alternativa passa attraverso un quadro di innovazione radicale che agevoli l’auto-organizzazione economica delle comunità e imponga alle imprese un principio di “licenza sociale”: l’economia fondamentale è la base del benessere collettivo e della coesione sociale, e perciò non può essere gestita a detrimento della società.
Angelo Salento, Maria Carmela Agodi, Marcello D’Amato, Dario Minervini e Riccardo Realfonzo.